sabato 17 aprile 2010

SEGNI E DI-SEGNI, un omaggio a Nino Cordio LABORATORIO PER BAMBINI

“SEGNI E DI-SEGNI,
Un omaggio a Nino Cordio”

laboratorio didattico per BAMBINI
presso la libreria Koob (di fronte al museo MAXXI)
A cura dell’Ass. Cult. Informadarte

È il segno che fa il disegno” (B.Munari)

Obiettivi:
Rendere omaggio all’artista Nino Cordio, a dieci ani dalla sua scomparsa. Informadarte propone un piccolo laboratorio che avrà per oggetto l’opera di Cordio in con particolare attenzione alla tecnica dell’incisione e della stampa.
Tutti i giochi proposti mirano ad acquisire una maggior consapevolezza degli strumenti esistenti per lasciare segni e disegnare; a valorizzare il segno liberandolo da ogni subordinazione rappresentativa; a considerare la sperimentazione un metodo di lavoro per costruire un linguaggio di codici e simboli condivisibili e comprensibili, pur mantenendo, ed esaltando, un vocabolario individuale e soggettivo; ad imparare a dare valore più al processo creativo che al risultato; a capire che è importante non solo la fedele rappresentazione del reale, ma la nostra abilità nell’esprimere l’essenza del soggetto scelto, poiché la realtà non è una per tutti e le sue rappresentazioni sono infinite e soggettive.
Si parte quindi dal segno per arrivare al disegno, come modo per fissare pensieri, incuriosirsi delle cose che ci circondano, avvicinarsi a strumenti e materiali.
Per liberarci dallo stereotipo bisogna avvicinarsi ludicamente all’intuizione e poi elaborare un progetto. Al contrario del colore, il disegno ha sempre goduto di uno status privilegiato: sostanza e fondamento delle arti, creazione dell’intelletto umano, e non accidente fenomenico come il primo. Ma la linea in sé, quindi, aveva già un potere, aldilà della sua composizione, che risiedeva nella sua semplicità di essere insieme un tratto, una descrizione di andamento, una rappresentazione di movimento, la materializzazione di qualcosa che non esisteva.

Descrizione del laboratorio

1) L’opera di Nino Cordio
Dapprima si illustrerà l’opera di Nino Cordio mediante la visione di alcune opere con il videoproiettore selezionate tra quelle presenti nel Museo Nino Cordio a Santa Ninfa;

2) Il segno: strumento, supporto e gesto
Bisogna liberare il gesto dalla consuetudine affinché la traccia lasciata dal movimento sia il più possibile libera da convenzioni e stereotipi. Ogni movimento, ogni emozione che lo produce, genera un segno diverso; ma il primo approccio alla conoscenza del segno nasce dalla sperimentazione sugli strumenti, analizzandone calore, freddezza, pastosità. Così ciascun bambino è invitato a raggiungere l’operatore che ha precedentemente disposto su un tavolo vari strumenti (come il carboncino, il gesso, la grafite, la fusaggine, vari tipi di penna ad inchiostro o a sfera, la sanguigna, la tempera, una forchetta, un taglierino, uno spazzolino, le mani per strappare, etc.) atti a lasciare un segno. Ciascuno sarà libero di scegliere lo strumento che preferisce e di lasciare il proprio segno su un grande foglio di carta da pacchi, posto in precedenza al muro, dando spazio ad una sensazione ed emozione.
Importante sarà poi risalire alla postura del corpo e al rapporto mente-braccio che determinano il processo espressivo, e alla percezione di ognuno.
Dopo aver fatto tutti l’esercizio, si commentano insieme i segni lasciati, cercando di descriverli con aggettivi (retto, zigzagante, curvo, morbido, profondo, leggero, circolare, spezzato, violento, spesso, nitido, sfumato, accennato, interrotto, continuo, preciso, geometrico, etc.) e chiedendo poi all’esecutore la sensazione provata mentre lo tracciava, per verificare l’espressività del segno. Ciascuno potrà anche scegliere il suo segno preferito spiegandone il perché.

3) Realizzazione di un monotipo
Cos’è una stampa? Come si può riprodurre facilmente una stampa? Si inchiostra il centro di una lastra di legno con inchiostro ad acqua nero (o di altro colore), e vi si poggia sopra una mascherina di cartoncino che lasci uno spazio al centro, quasi delle dimensioni di un foglio A4. Ciascuno vi poggerà delicatamente il suo foglio di carta e deciderà se intervenire con la pressione delle dita o disegnando con una penna non più funzionante (o in entrambi i modi). Tenendo ben salda un’estremità del foglio, è possibile ogni tanto sollevare il proprio lavoro per vedere l’effetto e modificare il disegno. Verrà ricordato che, come nelle lastre di rame dell’incisione, la stampa che otterranno risulterà specchiata rispetto al proprio disegno e che, quindi, dovranno riflettere bene sul disegno da fare, inoltre che la pressione delle dita è utile per ottenere delle ombreggiature, ma che bisogna stare particolarmente attenti a non sporcare accidentalmente il foglio pigiandovi le dita dentro. Sulla base del disegno ottenuto, i bambini avranno a disposizione pezzi di giornale ritagliato, collage di forme, cartoncini bianchi e neri, e strumenti vari, per continuare il disegno arricchendolo di particolari.
Solo se avanzerà tempo, si potrà provare un altro gioco di sperimentazione sul colore, per ricreare degli effetti il più possibile vicini a quelli delle rappresentazioni paesaggistiche con l’acquatinta di Cordio, usando dei fogli di acetato trasparente come matrice per l’impronta, su cui si dispone la tempera che viene poi impressa su un cartoncino colorato, anche con interventi con il retro del pennello.

DOVE
presso la libreria Koob, via Poletti,2 di fronte al museo MAXXI
dalle ore 11.00 alle 12.30
entrata libera
gradita la prentoazione al Tel. 06.45425109 – Fax. 06.45554487
– Email: info@koob.it